Abbiamo avuto il piacere di intervistare YUMAN, cantante romano classe ‘95. Le sue canzoni nascono da emozioni profonde che parlando di se stesso e del mondo che lo circonda. Groover ha dato la possibilità a YUMAN di entrare in contatto con diversi curatori internazionali, riscontrando feedback estremamente positivi sul proprio lavoro.
“ Groover è un portale meraviglioso: è proprio quello di cui noi artisti avevamo bisogno.”
-YUMAN –
YUMAN, puoi presentarci il tuo progetto musicale?
Yuman è un progetto intimo e autentico, nato attorno al “soul” come costellazione di emozioni o condizione dell’anima, con tutte le sue meravigliose sfumature.
Come è nato il tuo progetto?
È nato dall’incontro tra me e Francesco Cataldo, il mio producer, una fusione artistica naturale. Ancora oggi ci vediamo in studio quotidianamente: ci confrontiamo, studiamo, esploriamo.
| Leggi anche Cosa Aspettarsi da un Contratto Discografico
Quali tipi di tematiche ti piace esplorare nella tua musica?
Non ho una regola, se non quella di costruire le canzoni attorno a emozioni profonde. A volte parlo di me, a volte descrivo quello che vedo o percepisco negli altri. In tutti i casi parlo di aspetti che son riuscito a comprendere con il cuore, più che con la testa. I brani che scrivono partono sempre da un atto di comprensione.
Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Sono davvero tante: gli ascolti, i film, le chiacchiere con gli amici… ma soprattutto la famiglia. Non mi vergogno a dire che la famiglia, con le sue bellezze e le sue complessità, è la mia più grande fonte d’ispirazione.
Come descriveresti un giorno con YUMAN?
Un giorno “da Yuman” è un giorno trascorso in studio, immerso nella musica, a stretto contatto con musicisti e collaboratori. Un giorno fatto di note, esplorazioni e risate. Alla fine ho bisogno solamente di questo: di strumenti e amici.

YUMAN e Groover
YUMAN, qual è il tuo piano per l’anno prossimo?
Il prossimo anno vorrei pubblicare altri singoli (ne sto preparando diversi, che non vedo l’ora di farvi sentire) e portarli dal vivo in un tour, in Italia e all’estero.
| Leggi anche Come Firmare Con Un’Etichetta
Quale consiglio ti senti di dare ai nuovi giovani artisti?
Il mio consiglio è quello di conservare uno spirito bambino: giocare, sperimentare, crescere e accedere sempre a nuovo spazi, dentro e fuori.
E infine, cosa pensi di Groover?
Groover è un portale meraviglioso: è proprio quello di cui noi artisti avevamo bisogno.
Intervista di Pietro Calletti –